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La salita ora, diventa ancor più ripida e la neve molto più alta.
Io e Andrea ci "inventiamo" un nuovo percorso per raggiungere la cima, molto più faticoso e impegnativo, reso possibile solo dall'enorme quantità di neve presente (linea rossa).
Il resto della comitiva, saggiamente, deciderà di percorrere la via normale (linea blu).
Le ciaspe sprofondano ..... e la pendenza ci costringe a procedere seguendo stretti tornanti e.........
.......creando opportuni gradini per evitare di scivolare.
Si raggiunge una stretta gola scalabile grazie alla neve, ora ghiacciata, accumulata nei giorni precedenti......
.......il peggioè passato,.......siamo in cima.
Sotto di noi intravediamo Fabrizio e poco dietro Laura e Franco, seminascosti dalla foschia presente.
La foschia aumenta e il freddo pure. Anche dalla cima del M.te Corona la visibilità è molto scarsa.
Sopra ci troviamo praticamente su un piccolo altopiano, i cui confini sono resi invisibili dalla foschia e dal colore grigio del cielo.
Il freddo è pungente, siamo ampiamente sotto gli o°.....
.....e una fila di bastoncini segnala la zona pericolosa da non oltrepassare, .....a causa del possibile rischio di caduta dalla scarpata dove con Andrea siamo saliti....oh oh...
Ci riuniamo tutti in cima e via con la foto di rito ........
........il freddo ci invita a scendere immediatamente, d'altronde non c'è molto da vedere e le nuvole sono sempre più basse e minacciose.
Ma cosa succede ?!? La macchina fotografica appena acquistata "perde colpi"
?!? Mi taglia le immagini delle foto ?!?
Macchè sono le nuvole che tagliano l'orizzonte con una linea talmente perfetta e dritta che sembra finta.
In breve raggiungiamo le casere sottostanti e procediamo per il rientro.......
......contenti della gita effettuata e pregustando la meritata birretta......
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